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GHETTO DI VENEZIA
Il Ghetto di Venezia si trova nel sestiere di Cannaregio,
a soli cinque minuti a piedi dalla stazione e a dieci da Piazzale Roma.
Una comunità ebraica era presente a Venezia fin dal XII secolo,
(documentata nel 1152) e consisteva in circa 1300 persone.
Dal XIII secolo ebbero residenza stabile presso l'Isola di
Spinalonga, che da allora, avendo molti abitanti Giudei,
cambiò il proprio nome in
Giudecca. Dal 1298
fu privato agli Ebrei il permesso di avere fissa dimora a
Venezia ed essi si trasferirono a Mestre e nelle zone limitrofe,
potevano pur sempre recarsi in città per le loro attività e
commerci. Con il passare degli anni venne tolto loro il divieto
di risiedere a Venezia e con un decreto del Maggior Consiglio
del 1516, venne stabilito che gli Ebrei dovevano stabilirsi nella
zona di Cannaregio chiamata Getto. Il nome Getto deriva
dalle fonderie presenti in quella località che gettavano
o "fondevano" i metalli, fabbricando cannoni e rifornendo l'Arsenale.
Da Getto a Ghetto il passo fu breve. Con
la parola "Ghetto" da allora vennero identificate le aree urbane
delle città europee in cui erano costrette a vivere le comunità
ebraiche. Attualmente la parola ghetto ha assunto il
significato di luogo di segregazione.
La comunità ebraica di Venezia fu quindi trasferita
nell'area del Ghetto Vecchio, dove aveva l'obbligo
di rientrare la sera.
Tutta la zona di notte era controllata da guardie e le vie d'accesso
venivano sbarrate. La popolazione del Ghetto di Venezia continuò
ad aumentare fino a 5000 persone e questo spiega il perchè lì
si possono vedere case con anche 8 piani. Il Ghetto di Venezia non era comunque
sufficiente per ospitare tutti i suoi abitanti e si decise quindi
di ampliarlo nelle zone adiacenti, il Ghetto Nuovo (nel 1541) ed
il Ghetto Nuovissimo (1663). Nel 1492 venne accolto nel Ghetto di Venezia un
consistente gruppo di Marrani, che erano degli Ebrei espulsi
dalla Spagna. Con la fine della Repubblica di Venezia (1797) agli Ebrei
fu consentito di abitare anche in altre parti
della città.
In
Campo del Ghetto Nuovo di Venezia è visibile il Monumento all'Olocausto (1980),
che è opera dello scultore lituano Arbit Blatas
dedicata dalla comunità ebraica ai suoi deportati, il progetto fu di Franca Semi.
Poco distante è ancora attiva una casa di riposo.
Attualmente la comunità ebraica del Ghetto di Venezia risulta
decisamente ridotta (30 residenti), ma sono ben 500 gli iscritti ad essa.
Mentre un tempo nel Ghetto di Venezia erano fiorenti le attività bancarie e
tipografiche (specialmente nel XVI secolo), la principale risorsa
al giorno d'oggi è il turismo. E' doloroso ricordare che durante
la seconda guerra mondiale vennero deportate dal Ghetto di Venezia
oltre 200 persone nei due tragici giorni del 5 dicembre 1943
e 17 agosto 1944.
Ristoranti del Ghetto di Venezia
A 100 metri dall'imbarcadero Guglie, in Sotoportego del Ghetto, si trova il
Ristorante Ebraico Gam-Gam che rispetta le prescrizioni
imposte in ambito culinario agli israeliti dalla Bibbia, ed è quindi un
ristorante Kosher. Questo ristorante del Ghetto di Venezia osserva il seguente
orario: dalla domenica al giovedi, 12,00-22,00, il venerdi da mezzogiorno fino
a due ore prima dello Shabbat. Chiuso durante le festività ebraiche. Per
informazioni, telefono +39 041 715284. In Campo del Ghetto Nuovo di Venezia,
Cannaregio 2873c, si trova il Kosher Club "Le Balthazar" che propone
cucina tipica ebraica al prezzo fisso di 18,00 euro oppure un raffinato menu
"à la carte". Aperto sei giorni la settimana e Shabbat su prenotazione,
tel. +39 346 0391183.
Come arrivare al Ghetto di Venezia
Per arrivare al Ghetto di Venezia si può andare
a piedi oppure tramite i mezzi di trasporto pubblico Actv (vaporetti).
Per raggiungerlo a piedi da Piazzale Roma si deve percorrere il
Ponte della Costituzione che attraversa il
Canal Grande, passare il piazzale della stazione, proseguire per la Lista
di Spagna, quindi per Campo S. Geremia, attraversare il Ponte delle
Guglie, girare subito a sinistra ed entrare per il sottoportico
localizzato di fronte all'imbarcadero (Guglie). Per raggiungere il Ghetto
di Venezia dalla stazione vale l'itinerario precedente,
a partire dalla Lista di Spagna.
Per raggiungere il Ghetto di Venezia dalla stazione
o da Piazzale Roma con il vaporetto bisogna prendere la linea 4.2 o 5.2
dei vaporetti Actv e scendere alla fermata "Guglie". Per andare a piedi
da Piazza S. Marco al Ghetto di Venezia si percorre la lunga strada
delle "Mercerie", ci si dirige verso la Strada Nuova (seguendo le indicazioni
gialle con la freccia nera per Ferrovia), una volta giunti in
Rio Terà S. Leonardo, girare a destra e seguire le dettagliate indicazioni
stradali. Per arrivare in Ghetto di Venezia con il vaporetto da S. Marco o da
Rialto si deve prendere
la linea 1 e scendere alla fermata
"S. Marcuola", dirigersi verso Rio Terà S. Leonardo e seguire le indicazioni.
Sinagoghe del Ghetto di Venezia
All'interno del Ghetto di Venezia erano edificate nel 1719
nove sinagoghe, che erano chiamate anche Schole.
Attualmente ne sono rimaste 5, una per ogni confessione ebraica
presente secoli fa a Venezia. In campo del Ghetto Nuovo
si trova la Schola Grande Tedesca (1528), la Schola
Canton (1532) e la Schola Italiana (1575). In Campo
del Ghetto Vecchio c'è la Schola Levantina (1538) e la
Schola Spagnola o Ponentina (1555) che fu ricostruita nel
1654 da Baldassarre Longhena.
In Campo del Ghetto Nuovo ha l'entrata il Museo Ebraico di Venezia, (ex Museo Vittorio Fano, aperto dal 1955),
che rispetta il seguente orario: 10-17,30 chiuso il sabato e durante le
festività ebraiche (ingresso euro 8,50, tel. +39 041 715359). Per visite guidate alle sinagoghe
del Ghetto di Venezia ci si deve rivolgere alla biglietteria del museo, non sono infatti consentite visite senza
accompagnatore. Le visite si effettuano ogni ora a partire dalle 10,30,
in estate l'ultima comincia alle 17,30 mentre per il resto dell'anno inizia alle 15,30.
Venne autorizzata dalla Repubblica di Venezia
nel 1389 la costruzione di un Cimitero Israelitico fuori
dalla città, nell'Isola del
Lido di Venezia nei pressi di S. Nicolò,
(o
S. Nicoletto). La visita guidata in italiano del cimitero ebraico si
effettua solo su prenotazione (tel. +39 041 715359) ogni prima, terza, quinta domenica del mese alle ore 15,30;
la visita si può fare anche durante la settimana sempre previa prenotazione. Il
biglietto intero costa euro 8,50, il ridotto euro 7,00, si può acquistare sul
posto o presso il Museo Ebraico. Il cimitero si può facilmente raggiungere
con un autobus linea A proveniente dal Piazzale Santa Maria Elisabetta
del Lido. Oppure dalla fermata S. Zaccaria-Pietà si può prendere la motonave
linea LN e scendere a S. Nicoletto.
I dolci ebraici tipici del Ghetto di Venezia sono:
le "Orecchiette di Amman", con ripieno di frutta, le
"Bisce" dalla caratteristca forma a esse, gli
"Zuccherini" e le "Azime Dolci" dalla
forma a ciambella. Tutti i dolci sono fatti con ingredienti consentiti
dalle regole Kosher. Questi dolci ebraici li potete comprare
presso il panificio Volpe che si trova in Calle del
Ghetto Vecchio, Cannaregio 1143, Venezia, tel. +39 041 715178.
Orario di apertura: domenica dalle 9 alle 13,30, dal lunedi
al venerdi dalle 7,30 alle 13,30 e dalle 17 alle 19,30,
chiuso di sabato.
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