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MARCO POLO
Marco Polo nasce a Venezia nel 1254 da una famiglia
di mercanti. Il padre Nicolò e suo zio
Matteo avevano già compiuto un lungo
viaggio a scopo commerciale tra il
1260 e il 1269 nell'Asia centrale fino alla città di
Bukhara. In quel luogo, lontano più di 5000 chilometri
dalla loro città natale, avevano soggiornato per 3 anni continuando
i loro traffici. Finchè dei dignitari del Gran Khan Kublai
li contattarono, invitandoli ad incontrare il proprio
signore, l'imperatore del Catai. I fratelli Polo passarono
per la Persia e quindi tutta la Cina per arrivare a Pechino,
dove incontrarono infine il Gran Khan. Kublai era il nipote di
Gengis Khan, ma non possedeva lo stesso spirito feroce e
guerriero. Egli chiese ai due fratelli di consegnare una
propria lettera al Papa con la richiesta che gli fossero
inviati 100 monaci per convertire i Mongoli al Cristianesimo.
I due fratelli rientrarono alla loro città natale dopo un'assenza
molto lunga, ma le richieste del Gran Khan non furono
ascoltate dal papa Gregorio X.
I fratelli Polo decisero quindi di intraprendere un altro
viaggio verso la Cina ma questa volta accompagnati dal giovane
Marco che all'epoca aveva soltanto 17 anni. Partirono nel
novembre del 1271, Marco Polo non poteva certo immaginare
che il suo viaggio sarebbe durato ben 24 anni. Di avventure
e pericoli i tre veneziani ne dovettero affrontare molti, essi
impiegarono 30 mesi per arrivare in Cina, percorrendo per
alcuni tratti la Via della Seta. Marco Polo
sbarcò a S. Giovanni d'Acri, quindi proseguì per la Persia, poi
per gli altopiani del Pamir, il Turkmenistan, il Deserto di
Gobi e fu infine a Khanbalik, l'antica Pechino
dove venne accolto con tutti gli
onori da Kublai in persona. Il Gran Khan ebbe in simpatia
Marco Polo e gli affidò degli incarichi speciali. Al servizio
dell'imperatore per 17 anni, Marco Polo ebbe la grande opportunità
di viaggiare per la Cina mentre il padre e lo zio continuavano
i loro commerci. Marco Polo potè così conoscere terre lontane
quali il Tibet, il Siam, la Birmania e la penisola Indocinese oltre che
molte province cinesi. Marco Polo riuscì a parlare correttamente
cinque lingue orientali. Dopo tutti quegli anni trascorsi
lontano da casa Marco Polo domandò varie volte il permesso
di ritornare, ma gli fu sempre negato. La grande occasione si
presentò. Kublai affidò a Marco Polo un ultimo incarico:
accompagnare in Persia una principessa che doveva sposarsi
con il re di quel Paese. Venne approntata una flotta di 14
navi che partì nel gennaio del 1292 dal porto di Zadon, Marco
impiegò quasi due anni per arrivare a destinazione. Marco
Polo navigò per le coste cinesi, poi giù per Indocina,
Malesia, Sumatra e India. Marco Polo sbarcò
a Ormuz e da qui raggiunse Tabriz, Trebisonda, Costantinopoli
e finalmente Venezia (1295). I tre viaggiatori non furono riconosciuti quando
ritornarono, troppo tempo era trascorso dalla loro partenza.
Ma infine furono festeggiati dalla famiglia e onorati per le
ricchezze che avevano portato dalla Cina.
Dopo il ritorno Marco Polo continuò la sua attività di
mercante, finchè nel 1298 fu fatto prigioniero dai genovesi
durante la battaglia navale di Curzola. Il periodo di
carcere di Marco Polo a Genova fu solo di un anno ma rappresentò per
lui un'autentica fortuna. Marco Polo conobbe infatti in prigione
Rustichello da Pisa al quale dettò Il Milione,
il libro che lo avrebbe consegnato alla storia come il più grande
viaggiatore di tutti i tempi. In questo libro
Marco Polo raccontò le sue straordinarie avventure e descrisse
i luoghi che aveva visitato durante il suo lungo viaggio.
Da molti egli non fu creduto. All'epoca non era facile immaginare
che potesse essere reale la pietra che brucia (il carbon
fossile) o la nera acqua che brucia (il petrolio).
Tuttavia Cristoforo Colombo quasi due secoli dopo venne ispirato da Marco
Polo. Era convinto che si potesse arrivare al grande mare della
Cina (l'Oceano Pacifico) viaggiando verso occidente, e finì
per giungere in un continente, (l'America), di cui si ignorava
l'esistenza. A chi gli chiese di ritrattare le sue presunte
falsità, Marco Polo disse che non aveva raccontato nemmeno
la metà di quanto aveva visto. Marco Polo morì a Venezia nel 1324
e alcuni storici sostengono che venne sepolto nella Chiesa di S. Lorenzo
o nel convento adiacente. Tuttavia questa informazione non
ha avuto riscontri poiché la tomba di Marco Polo, anche dopo
recenti sopralluoghi, non è stata ancora individuata.
La casa di Marco Polo si trova presso la Chiesa di S. Giovanni
Grisostomo, a tre minuti a piedi dal Ponte di Rialto.
Essa era localizzata nella stessa area dove adesso sorge il Teatro
Malibran. La casa originale di Marco Polo fu distrutta da un incendio
nel 1597. Una incisione su marmo esposta sull'edificio, lato canale,
ci ricorda che questa casa (vedi foto) fu di proprietà di Marco Polo
e della sua famiglia.
La vita di Marco Polo è stata raccontata da un bellissimo sceneggiato
tv a puntate realizzato da Giuliano Montaldo nel 1982, che riscosse
un enorme successo di pubblico. Il ruolo di protagonista venne
affidato all'attore Ken Marshall.
L'aeroporto internazionale di Venezia si chiama Marco Polo
in omaggio al grande viaggiatore ed è localizzato a Tessera. Esso ha sostituito a
partire dal 1967 la storica aerostazione Nicelli localizzata a S. Nicoletto
nell'isola del Lido.
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