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MURANO
Murano è un'isola localizzata a un chilometro a nord da
Venezia. Murano è formata a sua volta da cinque isole e conta circa 4600
abitanti. L'attività principale di Murano consiste nella produzione del
vetro artistico, (Murano viene chiamata anche isola del vetro),
notevole risulta l'indotto derivato dal turismo. Murano ha
sempre goduto di una relativa indipendenza da Venezia, fu
infatti Comune autonomo fino al 1923. Il nome
antico dell'isola era Amuranium, che le venne dato dai primi
rifugiati provenienti da Altino, in ricordo di una porta
della loro città di origine. Anticamente Murano contava
numerose ville con orti e giardini, palazzi, chiese e monasteri
oggi purtroppo andati distrutti. Murano raggiunse il massimo splendore durante
il XVI secolo e disponeva di un consiglio chiamato arengo
e di un proprio podestà a partire dal 1272. Le famiglie
originarie di Murano erano iscritte in un
libro d'oro che ne garantiva dei privilegi. L'industria del vetro fu
portata a Murano nel 1291 per decreto del Maggior
Consiglio per due motivi: evitare i continui incendi che
succedevano in città provocati dalle vetrerie (le case
all'epoca erano quasi tutte in legno), e poterne controllare
la produzione (i segreti della lavorazione
venivano gelosamente tramandati di padre in figlio, e la
Serenissima vietava l'espatrio ai maestri vetrai di Murano
per garantirsene il monopolio).
La prima fermata dei vaporetti di Murano si chiama "Murano Colonna"
e deve il nome alla colonna in granito, tuttora visibile,
che anticamente sosteneva la statua del doge Domenico Contarini,
particolarmente amato dai muranesi perchè concesse loro il privilegio
di coniare le oselle. Arrivare a Murano risulta semplice, da Piazzale Roma o dalla
stazione di Venezia Santa Lucia si può prendere la linea 3 di vaporetti
dell'azienda pubblica
Actv che ci fa giungere all'isola in soli 19
minuti. In alternativa si prende la linea 4.2 (tempo di
percorrenza 37 minuti). Dall'aeroporto si raggiunge Murano in 30
minuti tramite le linee di trasporto pubblico
Alilaguna. Dalla fermata "S. Zaccaria", vicino a
S. Marco, tramite la linea 4.1 di Actv si arriva in 40 minuti
a Murano. Dalla fermata "Fondamente Nove" per andare a
Murano sono disponibili le linee 4.1 e 4.2 e si arriva in
circa 9 minuti. Da Treporti o Punta Sabbioni o Burano
si arriva a Murano con la linea 12.
Poco prima di arrivare a Murano si vede
sulla destra San Michele in Isola, che è il cimitero
di Venezia dal 1806. Nel cimitero (orario invernale 7,30-16,00,
estivo 7,30-18,00, ingresso libero), sono sepolti artisti
famosi quali Sergej Djagilev, Ezra Pound, Igor Stravinskij,
Luigi Nono,
Josif Brodskij ed Ermanno Wolf-Ferrari.
Verso la metà del '400 il convento di S. Michele divenne un
importante centro di studi dove venivano riversate le conoscenze
geografiche dell'epoca, una National Geographic ante litteram.
Per opera del monaco camaldolese Fra' Mauro, tra
il 1450 e il 1459 venne realizzato un famoso mappamondo. Tale
planisfero, (oggi conservato nella Biblioteca Nazionale Marciana),
indicò con 40 anni di anticipo che l'Africa era
circumnavigabile. Re Alfonso V di Portogallo si convinse ad
appoggiare la spedizione di Vasco da Gama nel 1498 solo dopo
aver consultato alcune carte di Fra' Mauro.
Anticamente le isole vicino a Murano erano due, S. Michele
appunto e S. Cristoforo, che furono congiunte nel 1837
per poter avere un terreno sufficiente all'uso di cimitero.
A S. Michele vennero ospitati nel 1822 Silvio Pellico
(l'autore de "Le mie prigioni") e Pietro Maroncelli prima
di essere entrambi incarcerati allo Spielberg.
Oltre la cinta di mura perimetrali si può ammirare la
Chiesa di S. Michele, progettata da Mauro Codussi in stile
rinascimentale (1469), mentre il campanile è gotico.
Appena scesi a Murano ci si rende subito conto che quest'isola
vive intorno alla produzione artistica del vetro. Sono infatti
numerosi i negozi e le fabbriche con fornaci disseminate un po'
ovunque. Alcune di esse offrono delle dimostrazioni su come
si producono dei piccoli animali. Fino a qualche tempo fa tali
dimostrazioni erano gratuite, adesso invece vengono richiesti
2 o 3 euro per potervi assistere.
All'interno delle vetrerie più grandi, specialmente in inverno,
i più fortunati potrebbero assistere alla creazione di capolavori
da parte di qualche Maestro Vetraio.
La maggior parte della produzione di Murano infatti avviene in inverno per via
della temperatura più fredda. Nella fornace ci sono circa 1000 gradi:
nella sua prossimità l'ambiente è decisamente torrido e lavorare diventa
molto duro. Il Maestro Vetraio non ha alcun
modello davanti da copiare ma solo la sua creatività. Egli con una
canna metallica toglie dalla fornace un bolo incandescente
fatto di pasta vitrea, porta la canna alla bocca e con lo
sforzo dei suoi polmoni dilata e crea la forma da lui desiderata.
Per farlo si aiuta con una spatola ed una pinza detta borsella,
un aiutante, chiamato servente lo aiuta nel
sostenere il peso che a volte può essere notevole. Le famiglie
Toso, Barovier, Salviati e Seguso (per citarne solo alcune)
hanno contribuito nei secoli, con i loro Maestri Vetrai, a rendere Murano
famosa nel mondo.
Oltre gli imbarcaderi di Murano Colonna si
gira a destra per la Fondamenta dei Vetrai dove ci sono innumerevoli negozi che vendono vetro
artistico ma anche murrine, collane e bigiotteria. Circa 50 metri più avanti si trova
il piccolo Centro Commerciale Isola con 11 negozi, aperto tutti i
giorni dalle 8,00 alle 20,30 con annesso Supermercato Despar (Murano - 14, Fondamenta dei
Vetrai, tel. 041 739828). A chi volesse comprare del vetro di
Murano consiglio di verificare i prezzi su diversi negozi perchè
il costo di un oggetto simile potrebbe variare anche di molto.
E' indispensabile inoltre richiedere ai negozianti che gli oggetti
che si vogliono comprare siano provvisti del marchio di origine
"Vetro Artistico di Murano", il cosiddetto "trademark". Questo
per evitare di acquistare un prodotto forse meno caro, ma
probabilmente Made in China.
Ristoranti di Murano
"Ristorante Busa della Torre" - Murano, Piazza Santo Stefano 3, telefono +39 041 739662.
"Ristorante ai Frati" - Murano, Fondamenta Venier 4, tel. +39 041 736694.
"Ristorante ai Pianta Leoni" - Murano, Rivalonga 25, telefono +39 041 736794.
"Trattoria ai Vetrai" - Murano, Fondamenta Daniele Manin, telefono +39 041 739293.
"Trattoria al Corallo" - Murano, Fdm. dei Vetrai, tel. +39 041 739080.
"Osteria al Duomo" - Murano, Fdm. Maschio 20, telefono +39 041 5274303.
"Ristorante alla Vecchia Fornace" - Murano, Fdm. dei Vetrai 35/A, telefono +39 041 5274244.
"Antica Trattoria Muranese" - Rivalonga 20, tel. +39 041 739610.
"Taverna da Tanduo" - Murano, Fdm. Manin, telefono +39 041 739310.
"B Restaurant alla Vecchia Pescheria" - Murano, Campiello Pescheria 4, tel. +39 041 5274957.
"Pizzeria Marlin" - Murano, Fdm. dei Vetrai 53, tel. +39 041 739131.
"Trattoria Serenella" - Murano, Sacca Serenella 5, telefono +39 041 739560.
"Trattoria Valmarana" - Murano, Fdm. Navagero 31, tel. +39 041 739313.
Dopo aver percorso tutta la Fondamenta dei Vetrai con i suoi
innumerevoli negozi (in inverno chiudono alle 16,30, mentre in
estate la maggior parte chiude alle 19,00), si arriva presso la
Chiesa di San Pietro Martire costruita nel XV secolo, (ingresso libero, orari: 9,00-12,00 e 15,00-18,00,
tel. +39 041 739704), con all'interno pregevoli dipinti
di Giovanni Bellini,("Assunta e Santi", "Madonna col Bambino in trono tra angeli
e santi"), e Paolo Veronese ("S. Girolamo nel Deserto", "Sant'Agata in carcere visitata da
S. Pietro e un angelo").
Si giunge quindi presso il Canal Grande di Murano attraversato dal Ponte
Vivarini (1866), detto anche "Ponte Lungo". Questo è il canale più ampio e divide l'isola in due.
Oltrepassato il ponte si gira a destra per Rivalonga, lungo questa fondamenta si trovano
due buoni ristoranti per mangiare dei piatti a base di pesce. Vicino
all'imbarcadero, (circa 50 metri prima), si trova un supermercato Coop (aperto lun.-sab.,
orario 8,00-19,30). Si arriva quindi in Fondamenta Marco Giustinian.
Poco più avanti, nel Palazzo Giustinian, ha la sua sede il
Museo del Vetro di Murano (ingresso 5,50 €, tlf. +39 041 739586, 10-16, chiuso mercoledi).
Il palazzo anticamente fu sede dei vescovi di
Torcello dal 1659 al 1805.
Dal 1861 il palazzo divenne sede del Museo Vetrario per volere
dell'abate Vincenzo Zanetti, (al quale è stata oggi dedicata una Scuola del Vetro
a Murano, che offre interessanti visite e corsi per ragazzi),
al fine di raccogliere le testimonianze
dell'arte vetraria presenti a Murano. La raccolta comprende oltre
4000 oggetti dall'antichità ai tempi moderni.
Proseguendo si arriva infine in Campo San Donato dove si
vede la Chiesa di Santa Maria e Donato,
(il Duomo di Murano, tlf. +39 041 739056, 9-12 - 16-19, entrata libera).
La costruzione originale viene datata al VII secolo
mentre quella attuale risale al 999. Il nome della chiesa fu
dedicato inizialmente a Santa Maria, poi fu aggiunto quello di
San Donato nel 1125, quando il corpo del Santo fu traslato da
Cefalonia. All'interno della chiesa, la più importante dell'isola,
si può ammirare un notevole pavimento in mosaico (1140) oltre a pregevoli affreschi.
Unica nel suo genere in laguna è l'abside esterna in stile
veneto-bizantino del XII secolo (visibile dal campo o, meglio
ancora, dal grande ponte in pietra di San Donato). Il campanile fu
costruito nello stesso periodo. Per tornare in città si può
prendere il vaporetto dalle fermate "Murano Museo" o "Murano Navagero".
Se invece volete andare a
Burano, dovete prendere la linea
pubblica di vaporetti LN di Actv presso la fermata
"Murano Faro".
I Carabinieri hanno un presidio permanente in Fondamenta Venier,
appena dopo il Ponte Lungo, ed il seguente recapito telefonico:
+39 041 739047.
Oltre la lunga Fondamenta Venier, e vicino alla fermata
del vaporetto omonima, si trova un'altra importante chiesa
di Murano, quella di
Santa Maria degli Angeli.
Essa fu fondata nel XII secolo assieme al famoso monastero
adiacente, ma fu riedificata nel XVI sec.. Al suo interno
sono presenti alcuni bei dipinti, tra i quali "Madonna in
Gloria e Santi" di Jacopo Palma il Giovane. Nei tempi antichi
sia questa chiesa di Murano che il monastero contenevano molte
più opere d'arte, alcune di esse furono trasferite nella chiesa
di S. Pietro Martire nel 1813. In questo luogo sacro e solitario
di Murano furono sepolti alcuni personaggi famosi della Serenissima,
tra i quali il doge Sebastiano Venier. Egli fu il
condottiero dell'armata che sconfisse i Turchi nella battaglia
navale di Lepanto (nel 1571). Attualmente le sue ceneri sono
custodite nella basilica di
San Giovanni e Paolo.
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