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TORCELLO
Torcello è un'isola localizzata nella
laguna di Venezia, poco oltre Mazzorbo e Burano. Attualmente
gli abitanti di Torcello sono 14, la maggior parte dei quali vive in
case coloniche e fattorie didattiche. A Torcello vengono praticate pesca e
agricoltura anche se la fonte principale di
ricchezza è naturalmente il turismo. Le origini di Torcello
sono più antiche di quelle di Venezia. Fuggendo dai
Longobardi, che stavano mettendo a ferro e a fuoco
la Pianura Padana, numerosi abitanti della terraferma si rifugiarono in
questo remoto angolo della laguna di Venezia. Essi provenivano dalla zona di
Altino
chiamata Turris per via di una torre lì esistente, e
vollero quindi dare il nome di Turricellum alla loro
nuova patria. A partire dal 638 il vescovo
Paolo della diocesi altinate
trasferì la sua sede a Torcello, portando con sè le reliquie ed i
corpi dei santi. Torcello crebbe così di importanza
diventando un fiorente centro commerciale e punto di lavorazione della lana. A Torcello vennero
costruite numerose chiese e conventi e la sua popolazione crebbe
fino a ventimila abitanti.

Torcello era circondata da molte altre
isole, le più famose delle quali, Ammiana, (in cui vennero
edificate ben otto chiese) e
Costanziaca,
(abitata in tempi lontani dagli Altinati e poi abbandonata a causa
del progressivo impaludamento nel '600), sono oggi scomparse. La fama di
Turricellum diminuì quando la sede del dogado fu
spostata a Metamaucus prima, e a Rivoaltus
poi (813); Torcello rimase però un notevole centro fino al '400.
In quel tempo, a causa dei fiumi Piave e Sile che
lasciarono i propri alvei naturali per sfociare in laguna, si
verificò un graduale insabbiamento intorno a Torcello. Ne derivò
un drastico calo dei commerci e poi la malaria. Questa
malattia costrinse la popolazione di Torcello a migrare verso Venezia, portando
quella che un tempo era stata un'isola splendida, in uno stato di decadenza. Torcello fu quindi
spogliata delle sue chiese e dei suoi palazzi. I materiali
da costruzione furono riusati per edificare altrove. La zona di
Torcello fu bonificata nel corso del XIX secolo, ma ormai ben poco era rimasto
dell'antico splendore.

Torcello è facilmente raggiungibile da Burano.
Actv fornisce durante il giorno un
collegamento stabile con Torcello tramite vaporetto (servizio
pubblico, linea 9). Dall'imbarcadero di Burano ci sono
partenze ogni trenta minuti e, attraversando il Canale dei
Borgognoni, si approda a Torcello in circa cinque minuti.
Lasciandosi alle spalle la fermata Actv, si cammina per una lunga
"fondamenta" arrivando così ad una serie di negozi di souvenir e
ristoranti. Sempre lungo la riva si può vedere il
Ponte del Diavolo, raro esempio di ponte senza protezioni (chiamate "spallette"), che
anticamente univa la parte di Torcello abitata da quella adibita ad
orti. Si prosegue e, attraversando un ponte, si giunge al
centro di Torcello. Il tragitto a piedi dall'imbarcadero al centro necessita di
circa 7-8 minuti, da tenere a mente per
il ritorno se non si vuole perdere il vaporetto sotto il naso ed
aspettare 30 minuti per il prossimo.
Ristoranti di Torcello

Ristorante al Trono di Attila, Torcello, tel. +39 041 730094.
Locanda Cipriani, Torcello, tel. +39 041 730150.
Ostaria Ponte del Diavolo, Torcello, tel. +39 041 730401.
Ristorante Villa '600, Torcello, tel. +39 041 5272254.

Subito a destra si trova la famosa
Locanda Cipriani che ha ospitato in passato a Torcello
personaggi celebri tra i quali citiamo: la Regina Elisabetta II
d'Inghilterra, il Principe Carlo e Lady Diana, la soprano Maria
Callas, il Presidente della Repubblica Sandro Pertini, il comico e attore
Charlie Chaplin, lo scrittore
Ernest Hemingway
(un elenco completo delle celebrità sarebbe molto più lungo).
Hemingway soggiornò molte volte nella locanda a partire dal 1948,
qui amava rilassarsi e da qui partiva per delle battute di caccia nelle
lagune attorno a Torcello.
Fu qui che lo scrittore americano scrisse il romanzo "Di là dal
fiume e tra gli alberi".

Passando oltre la locanda, sono allineati alcuni
negozietti che vendono souvenir e merletti di Burano,
quindi si arriva in piazza di Torcello Piazza di Torcello, tappezzata
d'erba, non lastricata, dove si possono ammirare gli ultimi
importanti edifici che sono rimasti fino a noi. Innanzi tutto nella
piazza si incontra il "Trono di Attila", un seggio
di marmo probabilmente usato dal vescovo di
Torcello o dai tribuni di quest'isola in tempi antichi. Non si
ha alcuna testimonianza in merito che il seggio sia stato
effettivamente usato dal condottiero degli Unni, che saccheggiò tuttavia la Val Padana
nel 452. E' visibile sempre nella piazza di Torcello una
vera da pozzo di notevole fattura.

A sinistra della piazza di Torcello e di fronte si
trovano rispettivamente il Palazzo del Consiglio in
stile gotico (edificato nel '400 e al tempo sede del governo
dell'isola), e il Palazzo dell'Archivio Palazzo dell'Archivio. Entrambi
costituiscono il Museo di Torcello, pregevole raccolta di reperti
archeologici di epoca tardo-latina, bizantina e medievale, tutti
rinvenuti nell'isola. Il Palazzo del Consiglio fu comprato nel 1870
dal conte Torelli che, dopo un restauro durato 2 anni, lo donò alla
Provincia di Venezia. Nel 1877 fu il turno di C.A. Levi che acquistò e restaurò
il Palazzo dell'Archivio. Si potè costituire allora nel 1887 il
"Museo dell'Estuario" poi ribattezzato con il nome di "Museo di
Torcello", di proprietà della Provincia (tlf. +39 041 730761,
10.30-12.30 - 14-16, chiuso di lunedi e giorni festivi, il biglietto per entrare
costa 3 euro).
Salendo sulla scalinata di ingresso del Palazzo dell'Archivio
è possibile godere di un ottimo panorama delle barene intorno a Torcello.

A destra della Piazza di Torcello si trova la
Chiesa di Santa Fosca costruita tra l'XI e il XII
secolo (ingresso libero). Presenta all'esterno un portico su cinque lati mentre
all'interno è possibile vedere la sobria abside pentagonale. Questo
edificio religioso di Torcello si fa ammirare per le sue proporzionate dimensioni e per
l'armonia degli elementi architettonici. Poco più avanti di questa
graziosa chiesetta di Torcello si scorgono i resti di quello che un tempo fu il
Battistero Battistero (a forma circolare, VII secolo). Durante le maree sostenute, si
può vedere acqua marina al suo interno, ricordandoci che
siamo pur sempre in laguna.

Infine si arriva alla Cattedrale di Torcello,
Santa Maria Assunta, (tlf. +39 041 730119, tutti i giorni 10.30-18.00, apertura biglietteria fino alle 17.30),
fondata nel 639 per ordine di Isaacio,
Esarca di Ravenna. Si può accedere alla chiesa solo a pagamento, (entrata 3 euro).
L'edificio subì profondi restauri nel 864 e nel 1008 ma l'attuale
costruzione appare come tipica del periodo veneto-bizantino (XI
secolo). L'interno ha un ambiente solenne con una pavimentazione formata da
ricchi mosaici marmorei. Sulla parete di ingresso è posto un meraviglioso mosaico,
il Giudizio Universale, capolavoro della
scuola veneto-bizantina che operò a Torcello nel XII e XIII secolo.

Il mosaico
del Giudizio Universale a Torcello è suddiviso in alcune parti ben distinte,
dall'alto verso il basso: Cristo crocifisso fra S. Giovanni e la
Madonna; Gesù risorto che scende nel Limbo spezzando le catene
delle anime che lo aspettavano; Gesù nell'atto di giudicare,
seduto tra la Madonna, S. Giovanni e tutti i Santi. La parte
inferiore del mosaico è quella propriamente del giudizio,
dove gli angeli chiamano i morti dai mari e dalle terre,
separando i dannati eterni da quelli destinati al Paradiso.
Infine l'ultima parte del mosaico del Giudizio Universale
di Torcello mostra una descrizione accurata e drammatica delle pene che
subiscono i dannati all'inferno. Sull'abside si apprezza il notevole
mosaico "La Vergine e gli Apostoli".

Questa chiesa di Torcello rappresenta la
costruzione monumentale più antica presente in tutta la Laguna di Venezia.
Sono curiose le enormi imposte in pietra poste all'esterno
che riparano le finestre sul fianco della chiesa. Aggiungendo un
supplemento al prezzo del biglietto (+ 2,50 euro), si può entrare e salire a
piedi sul Campanile (XI secolo), dal quale si gode la bellissima
vista di Torcello e della laguna circostante. Un biglietto cumulativo di 8 euro
consente la visita della basilica, del campanile e del museo di Torcello.
(Attualmente il campanile, circondato da impalcature, non è accessibile, ndr).
La mirabile arte del mosaico era già stata introdotta
nel Veneto dai Romani, in epoca paleocristiana. Ma il massimo
esempio si può ancora vedere nei pavimenti musivi di Aquileia,
in Friuli (IV sec.). Il mosaico venne introdotto più tardi a Torcello
e nelle abbazie benedettine presenti in laguna, a partire dal VI sec..
Gli artisti del mosaico che operarono a Torcello furono con molte probabilità
gli stessi che crearono i fantastici mosaici della Basilica di S. Marco.

Vicino a Torcello si possono ancora visitare, ma con mezzi privati, alcune
isole che un tempo furono floride ma che attualmente versano in stato di
abbandono. Tra le più importanti citiamo: S. Arian, Le Saline e La Cura. La prima
(chiamata anche S. Adriano) ospitava un importante monastero di monache ma fu
abbandonata a causa dell'aria insalubre. Nel 1565 un decreto del Senato di Venezia
la adibì a ossario. Tutt'oggi le porte sono murate per impedire il trafugamento
delle ossa. Le Saline furono usate per la raccolta del sale fino al 1913,
l'ultima famiglia che vi abitava la lasciò alla fine degli anni sessanta.
La Cura forse formava assieme a S. Arian, nella zona retrostante Torcello,
la splendida Costanziaca. Il nome Costanziaca potrebbe derivare in
onore dell'imperatore Costante che regnò a Bisanzio dopo il 641, oppure
l'appellativo proverrebbe da una porta della antica città di Altino.
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